Celebrazione della Giornata della Memoria
La celebrazione della Giornata della Memoria è stata l’occasione per l’amministrazione comunale di Lonigo di incontrare gli allievi degli istituti presenti nel territorio leoniceno.
Il 28 gennaio, presso l’aula magna dell’Istituto Comprensivo “Carlo Ridolfi”, il sindaco di Lonigo, dott. Pier Luigi Giacomello, alla presenza di Carlo Alberto Formaggio, già Provveditore agli Studi di Vicenza, e delle assessore Sandra De Marzi e Roberta Fipaldini, ha salutato gli allievi e gli insegnanti presenti sottolineando il valore della conoscenza di quanto è successo nei campi di sterminio per onorare la dignità di coloro che sono stati perseguitati e di preservarne la memoria.
Gli allievi hanno celebrato l’evento con musiche, canti e letture dedicate. Hanno partecipato, in rappresentanza dell’Istituto Rosselli – Sartori di Lonigo, le classi 1 AMA e 1 TU coordinate dall’insegnante Michele Cecchetti. Agli studenti Michele Zorzi e Leandro Cavazza è stata affidata la lettura della seguente riflessione:
Ogni anno, il 27 di gennaio, si celebra la Giornata della Memoria che altro non è che la commemorazione internazionale dedicata alle vittime della persecuzione nazista durante il regime hitleriano della Seconda Guerra Mondiale. In questa particolare giornata vogliamo quindi ricordare le vittime dell'Olocausto, ovvero il genocidio degli ebrei, morte per la folle mania di predominio da parte dei nazisti sul popolo ebraico, considerato “colpevole” di sporcare la razza ariana, che invece era pura.
Il 27 gennaio è una data importante perché è collegata al giorno in cui l'Armata Rossa entrò ad Auschwitz, purtroppo in quello che in futuro sarebbe diventato un noto campo di concentramento polacco, liberando i prigionieri sopravvissuti.
Sugli ebrei sono state scaricate tutte le colpe del malessere dell'epoca, cosicché la popolazione ebraica in Germania ha svolto la funzione di unico e solo capro espiatorio. Ecco allora che ogni anno è bene ricordare le vittime di questa persecuzione, morte senza un reale motivo tra orribili sofferenze.
Ma perché si è deciso di celebrare una Giornata della Memoria? In molti potrebbero pensare che gli orrori della Seconda Guerra Mondiale e del nazismo siano passati e dimenticati. Ebbene, il rischio di ritrovarci in situazioni e persecuzioni simili purtroppo è molto reale, per questo è bene riparlare delle vittime della Shoah e fermarci a riflettere almeno una volta all'anno su questi tragici momenti della storia dell'uomo.
La necessità di ricordare che il diverso non è per forza un qualcosa di orribile venuto a rovinare la nostra vita ma è un tema attuale e impellente nel mondo in cui viviamo oggi. Se la Germania di quell'epoca viveva in condizioni di povertà e di malessere sociale non era certo per colpa degli ebrei, ma Hitler ha instillato il seme dell'odio nei tedeschi che è lentamente cresciuto e ha portato alle conseguenze catastrofiche che conosciamo tutti.
Il parallelo con la presenza dei migranti in Italia oggi, che vengono spesso tacciati come delinquenti a prescindere e accusati di “portarci via il lavoro”, è molto rapido da fare. Certo, una estremizzazione come quella che stiamo raccontando oggi e difficile che possa ripetersi, ma questa giornata ha proprio questa funzione: ricordare, non dimenticare e non farci ritornare mai più in situazioni come quelle vissute in passato.
Concludiamo queste nostre riflessioni riportando una frase incisa su un muro ad Auschwitz: “Se Dio esiste, dovrà chiedermi scusa”.